Milioni di turisti, ogni anno, raggiungono l'Italia per provare esperienze ed emozioni, che solo una terra antica e ricca di tradizioni sa regalare.
Durante i mesi estivi, è la Sardegna ad essere una delle mete più ambite, sia dagli stranieri che dagli stessi italiani.
Il mare cristallino, le spiagge e l'ottimo cibo sono le principali attrattive di questa regione.
Il turismo è il vero "motore" dell'economia sarda, ma, al tempo stesso, è anche causa di gravi danni ambientali.
Fra le "vittime" di questo turismo distruttivo, troviamo Punta Molentis, una delle località balneari più suggestive, tanto da essere spesso scelta come location di diversi spot pubblicitari.
La spiaggia si trova a sud-est, nella provincia di Cagliari, precisamente a Villasimius ed è raggiungibile percorrendo la provinciale panoramica per Castiadas e Costa Rei.
La sua peculiare caratteristica è di essere una ridotta striscia di terra, "abbracciata" dal mare su entrambi i lembi:
acqua limpida e sabbia bianca da un lato, un profondo mare blu e rocce di granito dall'altro.
Sulla sommità di una collina, accanto alla spiaggia, si trovano anche i resti di un nuraghe, detto appunto di Punta Molentis.
Come accade per tutte le destinazioni più incantevoli, questa spiaggia è stata presa letteralmente d'assalto da migliaia di turisti, che nel lungo periodo hanno causato l'usura del litorale, deturpandolo ulteriormente con i propri rifiuti.
Nel 2019, proprio a salvaguardia di questo angolo italiano di paradiso, il sindaco di Villasimius ha emanato una drastica ordinanza, che ha reso Punta Molentis a pagamento e a numero chiuso.
L'ingresso è stato limitato a sole 300 persone al giorno e sono state modificate le tariffe d'accesso.
Al costo giornaliero del parcheggio (10 euro per le auto e 5 euro per le moto), sono stati aggiunti anche dei ticket d'ingresso:
- 1 euro per passeggero
- 3 euro per persona che accede a piedi o in bicicletta
- Gratis i bambini di età inferiore ai 6 anni.
Un provvedimento alquanto rigido, ma probabilmente necessario a tutelare l'ambiente e gli abitanti locali, che, da anni, vedevano e vivevano il progressivo deterioramento di quella che è semplicemente "casa loro".